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PLASTICA: AMICA O NEMICA?

PLASTICA: AMICA O NEMICA ? Come possiamo ridurla quotidianamente e non demonizzarla ?

Negli ultimi anni gli slogan che fanno tendenza sono: “…RICICLARE LA PLASTICA…” ; “… BATTAGLIA ALLA SEPARAZIONE DEI RIFIUTI…” ;  “…CONTAMINAZIONI DA MICROPLASTICHE… ” , etc… Ma è sempre consapevole la nostra scelta ? Possiamo fare a meno della plastica ? Plastica è la nostra amica o nemica ? Quando e dove possiamo evitarla ? Come possiamo ridurla quotidianamente e non demonizzarla ? Ci sono settori, dalla conservazione del cibo al medicale, nei quali questo materiale è ancora insostituibile.

Come possiamo intervenire con consapevolezza ? Come possiamo cambiare le nostre abitudini ?

La sensibilità verso questo argomento è stato rapido ed in continuo aumento, dando molta visibilità  e spazio nella comunicazione ambientale ed ecologista. La legislazione cambia rapidamente con nuove direttive comunitarie  e anche la nostra mentalità sta cambiando. La plastica fa parte della nostra vita quotidiana e della nostra economia ed eliminarla totalmente sarebbe impensabile, ma è vero anche che ancora il 60% finisce nelle discariche ( secondo l’OCSE ) e questa è la parte visibile, senza parlare delle microplastiche.

Infatti, ne abbiamo parlato nell’articolo di Elena Penazzi, condiviso il 21 gennaio 2020, sulle “Microplastiche vietate in cosmetici…” dove la legge vieta i cosmetici ( per lo più scrub, dentifrici ed esfolianti ) contenenti le microplastiche. Le microplastiche sono delle particelle solide, insolubili, di misura uguale o inferiore a 5 millimetri, di polietilene o di polimetilmetacrilato e altre materie plastiche. Questi sono i danni provocati da ognuno di noi giornalmente attraverso l’uso del cosmetico “sbagliato”. Ad ogni nostro lavaggio del viso e/o del corpo riversiamo il contenuto applicato nelle acque reflue e non ci sarà alcun depuratore in grado di trattenerle. Le ritroveremo nei nostri mari e nelle viscere di ogni animale marino commestibile e non.

Per questo è importante sapere in quali ambiti e settori è ancora indispensabile la plastica e cambiare le nostre abitudini quando è possibile.

Gli imballaggi indispensabili:

  • conservazione degli alimenti – Molti imballaggi alimentari in plastica sono ancora insostituibili esattamente per questo motivo: proteggono e conservano gli alimenti deperibili, evitando le contaminazioni con germi o agenti esterni. Aumentano la durata del ciclo di conservazione.
  • settore medicale e farmaceutico – Pensando alle siringhe monouso, alle sacche per il sangue, alle apparecchiature sanitarie dove la plastica diventa una sicurezza e di difficile sostituzione. Anche un blister dei farmaci diventa un dubbio per lo smaltimento. La nostra azienda, infatti, ha preferito usare pilloliere di plastica contenenti le compresse per poter facilmente riciclare il barattolo o buttarlo senza alcun dubbio tra i rifiuti di plastica.

Questi sono alcuni degli esempi tra gli imballaggi indispensabili che usiamo giornalmente.

Qual è, quindi la scelta più ecologica in questo caso? Cosa possiamo fare ?

Plastica: amica o nemica ? Come possiamo ridurla quotidianamente e non demonizzarla ? Come abbiamo visto non sempre è il nostro nemico e di conseguenza non dobbiamo trattare gli oggetti di plastica come rifiuti. Cambiamo il nostro atteggiamento verso la plastica ! 

  • Cerchiamo di rinunciare alla plastica ogni volta che sia possibile;
  • Cerchiamo di sfruttare, anche in maniera creativa, questa risorsa, privilegiando allo smaltimento il riuso degli oggetti;

Già dopo aver letto questo articolo andate a fare la spesa con una borsa di tela, orientate la vostra spesa verso gli articoli sfusi ( vino, detersivi, alimentari… ) oppure provate a ridurre l’uso dei pannolini usa e getta ( con quelli lavabili ). Inoltre potreste anticipare di due anni le direttive europee eliminando dalla vostra vita tutti i prodotti monouso, come bicchieri, posate, piatti, cannucce.

Tutto questo ci porterebbe anche ad un bel risparmio ! Iniziamo a risparmiare oggi l’ambiente ed i soldi nelle nostre tasche !

Siate consapevoli e non aspettate che per ridurre la plastica lo debba fare qualcun altro per noi come lo Stato, la filiera produttiva, i supermercati… come spesso succede, qualcun altro e non noi.

Voi cosa fate per ridurre la plastica? Raccontatecelo nei commenti. Oppure commenta sulla nostra pagina Facebook:

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